IL TEAM DEI FORMATORI

Il nostro team è in continua evoluzione e si avvale di professionisti che oltre ad essere stimati nella loro professione, tengono molto al tema che trattiamo.

Se pensate di avere caratteristiche utili alla nostra formazione, non vi basta che candidarvi.

DIREZIONE@LOVEGIVER.IT

Presidente del “Comitato per l’assistenza sessuale alle persone con disabilità” e del suo relativo Consiglio Direttivo. Project Manager sul turismo accessibile. Ideatore del portale www.diversamenteagibile.it e docente per corsi di formazione. Blogger su “Il Fatto Quotidiano”. Coautore del libro “LoveAbility – L’assistenza sessuale per le persone con disabilità” casa editrice Erickson.

MAXIMILIANO ULIVIERI

Presidente, fondatore, Comitato "LoveGiver"

Segretario del Comitato per la Promozione dell’Assistenza Sessuale, docente nei corsi per educatori e operatori socio-sanitari, Esperto di progettazione sociale e di formazione a distanza, certificatore della formazione professionale Regione Piemonte, giornalista pubblicista, autore di testi e pubblicazioni nell’ambito della disabilità. Coautore del libro “LoveAbility – L’assistenza sessuale per le persone con disabilità”.

MAURIZIO NADA

Docente, progettista, giornalista.

È Presidente di CulturAutismo, la prima associazione italiana di advocacy di professionisti dell’Autismo. Laureata in Psicologia nel 1986, specializzata in Psicoterapia con orientamento cognitivo e comportamentale, si occupa di Autismo da circa trent’anni. Ha partecipato a numerosi convegni come relatrice e insegna per diverse Scuole di Specializzazione in Psicoterapia e Master specialistici in Autismo. Fa parte del Comitato scientifico della rivista Autismo delle edizioni Erickson. Autrice di diversi articoli sull’Autismo, ha pubblicato per l’Erickson un testo su “Autismo e Autonomie personali” e curato un libro su “Sessualità e Autismo”.

Flavia Caretto

Psicologa

Psicologa iscritta al albo del Friuli Venezia Giulia, Psicoterapeuta sistemico relazionale in formazione.
Psicologa presso la Fondazione Progettoautismo fvg onlus e consulente per la Società Cooperativa Sociale Universiis.
Esperta in Disturbi dello spettro autistico e Sindrome d’Asperger. Esperta in Disturbi del Comportamento Alimentare.

Dott.ssa Giuditta Cortina

Psicologa

Vice Presidente del Comitato per la promozione dell’assistente sessuale in Italia. Psicologo, psicoterapeuta, sessuologo, Docente di Clinica delle Parafilie Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche Università degli Studi de l’Aquila e docente di Psicologia della Famiglia Università LUdeS di Lugano. Presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma e coautore nel libro “LoveAbility – Assistenza sessuale alle persone con disabilità”.

FABRIZIO QUATTRINI

Psicologo, psicoterapeuta, sessuologo.

Si occupa di formazione insegnanti ed è responsabile di progetti sul disagio affettivo-relazionale infantile e adolescenziale.

ELEONORA CALAGRETI

Psicologa clinica, psicoterapeuta e arteterapeuta

Il dott. Rocco Salvatore Calabrò è nato a Barcellona PG il 19/04/1977.

Ha conseguito il diploma di Maturità Classica presso il Liceo “Luigi Valli” di Barcellona PG con la votazione di 60/60, la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2001 con lode, e la Specializzazione in Neurologia nel 2006 con lode, presso l’Università di Messina. Ha inoltre conseguito il Master in Bioetica e Sessuologia (2004) presso l’Istituto S. Tommaso di Messina, e in Sessuologia Clinica (2009) presso l’IISS di Roma col massimo dei voti; infine, ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Psichiatriche (2010) presso l’Università degli Studi di Messina.

Dal 2012 ad oggi è Professore a Contratto di Psicologia Sociale presso il corso di Laurea specialistica in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, Università di Messina.

Rocco Salvatore Calabrò

Medico

Psicologa, psicoterapeuta. Responsabile scientifico e Responsabile dei Servizi alla persona presso l’Associazione Progettoautismo fvg Onlus (UD).
Consulente per l’Autismo ad Alto Funzionamento per la Società Cooperativa Sociale Universiis (UD).
Da diversi anni si occupa di fornire sostegno psicologico individuale e di gruppo alle persone con autismo ad alto funzionamento / sindrome di Asperger e alle loro famiglie. È impegnata all’implementazione di progetti specifici dedicati (corsi di abilità sociali, corsi di avviamento all’attività lavorativa…). È coinvolta inoltre in attività di docenza e ricerca.

Dott.essa Martina Dordolo

Psicologa, psicoterapeuta

Membro della Consulta Regionale delle Associazioni di Persone Disabili e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, delegata alla sezione autismo. Designata dalla Regione alla Conferenza delle Regioni italiane per il gruppo di lavoro interistituzionale sull’autismo.
Project manager per la Consulta Regionale delle Persone con Disabilità del progetto Europeo Interreg COME IN! per l’accessibilità museale, promotrice e partner con altri enti del progetto europeo SIMPL sul linguaggio semplice per persone con autismo e disabilità intellettiva.
Esperta e appassionata di didattica speciale e inclusione, ha contribuito alla realizzazione di numerosi ausili, tutti primi in Italia, come: ABC VIDEOMODELING per persone con autismo e disabilità intellettiva in merito all’autonomia primaria; “DOTTORE AMICO”; “QUIET HOUR (ORA QUIETA) PER PERSONE CON AUTISMO” nei supermercati Carrefour di Udine con la creazione di una App dedicata che ha vinto premi nazionali e internazionali.
Convinta e instancabile tessitrice di reti di solidarietà, ha dato vita a numerosi progetti e collaborazioni.

Elena Bulfone

Membro consulta Friuli Venezia Giulia

In questa mia presentazione spero di fare una sintesi capace di rappresentare almeno in parte il mio percorso di lavoro e di vita. Sicuramente non tutto. Qualcosa si perde anche alla mia memoria.

Ho affrontato e vissuto diverse storie personali e sociali. Le esperienze fatte sono state professionali sicuramente, ma prima ancora sono state esperienze di vita. Di vita appunto si è trattato e si tratta, perché le persone, le attività, i bisogni, le sofferenze, che spesso non ho cercato, ma trovato, mi hanno insegnato molte cose: a vivere meglio e con maggiore consapevolezza di me e della realtà in cui mi sono trovato ad essere e a condividere.

Vorrei in primo luogo ricordare gli anni ’70-80 e poi gli anni ‘90, perché anche se lontani, sono imprescindibili da ciò che è stato lo sviluppo della mia esperienza e del mio impegno lavorativo e di vita. Sono stati importanti in primis dal punto di vista della formazione personale poiché hanno messo le basi di molta parte dell’impegno successivo, che condiviso in buona parte con le persone e le realtà di un Quartiere tra i più attivi della città. Sono stati anni importanti dal punto di vista sociale, culturale e delle dinamiche socio-politiche.

Sono stati decenni di storia durante i quali si sono intrecciati molti impegni con moltissime persone, molto diverse tra loro per caratteristiche individuali e per contesti vissuti, ma accumunate da un unico desiderio “diventare artefici e consapevoli” delle proprie scelte di cittadinanza partecipata e attiva:

  1. l’esperienza di volontariato nei primi anni ’70 a favore di adulti e di bambini, che abitavano in un palazzo degradato, mal visto dalla città e denso di criticità legate all’immigrazione dal sud, numerosità delle famiglie, l’esclusione dalla scuola dei figli, il lavoro, l’abitare senza servizi, povertà e qualche comportamento di illegalità;
  2. vent’anni di insegnamento nella scuola elementare iniziando con la realizzazione nel Quartiere di corsi serali di alfabetizzazione degli adulti e dei giovani, quest’ultimi spesso espulsi o emarginati dalla scuola, perché appartenenti al sottoproletariato: poveri e poco curati;
  3. la partecipazione alla scuola del Quartiere, che in questi anni è stata un centro propulsore di partecipazione, di coinvolgimento su diversi temi; una scuola aperta e intesa a promuovere educazione, democrazia dal basso, una scuola per tutti e di tutti; in questi anni era forte il bisogno di apprendere e quindi di formazione e di autoformazione sulla scorta di esperienze, che, contemporaneamente si sviluppavano in diverse parti d’Italia (Roma, Firenze) e del mondo, specie in America Latina;
  4. l’accoglienza dei primi migranti in cerca di lavoro e di una vita dignitosa e libera, che esprimevano il bisogno di imparare la lingua italiana per potersi “inserire” (si diceva) nella società, lontana ancora da una qualsiasi forma di consapevolezza rispetto allevdinamiche migratorie e alla relativa accoglienza;
  5. il primo approccio alla questione legata all’uso di droghe e della dipendenza da parte di molti giovani del Quartiere; la costituzione di un gruppo di auto mutuo aiuto composto da famiglie e cittadini che, organizzati in autonomia, ha iniziato ad affrontare tutte le questioni connesse e le relative possibilità di intervento;
  6. la disabilità: dai primi anni ’90 comincia a prendere corpo il Progetto “Superare l’handicap”, voluto dal Comune di Parma, progetto che assume nella progettazione quasi tutti gli aspetti della vita e le diverse età. Diventerà nell’arco di qualche anno il sistema delle Politiche sociali per la disabilità della nostra città e non solo (basta ricordare la propulsione che ha dato la Legge 104 del 1992).
Augusto Malerba

Psicologo